lunedì 18 novembre 2013

Sulmona-Ancona: Onda Tv fuori dalla sala stampa.

Alla cortese attenzione degli organi d’informazione
 
Oggetto: Precisazioni post-gara Sulmona Ancona
 
SULMONA - Porto alla vostra attenzione un’episodio sgradevole accaduto al termine della sfida del campionato di serie D tra Sulmona ed Ancona. All’emittente Onda Tv Sulmona, da me rappresentata, è stato negato l’ingresso in sala stampa per realizzare le interviste a differenza delle altre testate, comprese quelle marchigiane, che hanno avuto libero accesso. Non è stata fornita alcuna comunicazione sia a me che stavo svolgendo il servizio giornalistico che al cameraman. Non riuscendone a farmi una ragione ho chiesto ai dirigenti, uno per uno, quali fossero i motivi di questa decisone ma nessuno ha voluto dirli. Tutti hanno fatto orecchie da mercante mentre io continuavo a chiedere spiegazioni su un fatto grave che in precedenza non era mai accaduto. Io ho avuto la faccia di fare una domanda legittima, loro invece non si sono degnati di alcuna risposta. L’unico che si è espresso è stato Armando Sinibaldi che ha detto di non condividere la decisione di escludere Onda Tv in quanto serve solo a rovinare l’ambiente. Ringrazio Sinibaldi per l’obiettività e ringrazio per la solidarietà mostrata nei miei riguardi l’addetto stampa Pasquale Lancia, il responsabile della juniores Marco Santopaolo ed il medico sociale Luciano Marinucci, nonché vice sindaco di Sulmona. Tutte persone del posto che conoscono il mio impegno giornalistico verso la squadra di calcio della città e condannano fermamente l’atteggiamento assunto da persone che si nascondono dietro l’anonimato. Mi domando ancora: perché questo sfogo verso l’emittente Onda Tv che anche quest’anno sta garantendo un corretto servizio televisivo completo sul campionato del Sulmona? In ultimo il direttore sportivo Daniele Muscariello intendeva far ricadere le responsabilità sul presidente Maurizio Scelli. “Chiama Scelli e vedi che è stato lui”. Aveva detto Muscariello ma a dimostrare che le bugie hanno le gambe corte il presidente Scelli, contattato telefonicamente, si è dichiarato dispiaciuto dell’accaduto ed ha chiesto scusa a nome della società. Intendo portare a fondo la questione informando l’ordine dei giornalisti in quanto si è verificato un fatto grave essendo stato negato il diritto di cronaca.

Sulmona lì, 18/11/2013                                               Domenico Verlingieri

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