domenica 2 maggio 2010

L'intervista a Daniele De Petris.

L'intervista della settimana ad uno dei giocatori piu' amati dal pubblico Sulmonese negli anni '80: il Bomber Daniele De Petris che con i suoi goal le sue finte incantava il "Pallozzi" sempre gremito di spettatori. Un tuffo nel passato con chi ha vissuto momenti indimenticabili della storia dei calcio ovidiano.

La Scheda.
Nome: Daniele
Cognome: De Petris
Nato a: Teramo
Il: 15/06/1959
Altezza: 1 e 70
Peso: 70 Kg
Ruolo. Attaccante
Numero di Maglia preferito: 10
Marca scarpe da calcio: Adidas (World Cup)
Professione attuale: Lavoro nella Direzione del Personale in una ditta di Telecomunicazioni a Milano.
Carriera da Calciatore: Rosetana, Sulmona, Tortoreto, Mosciano e Bellante
Carriera da Allenatore: Bellante e Rosetana

Daniele, sei stato uno dei giocatori piu' amati del Sulmona degli anni '80 che ricordi hai di quel periodo?.
Un ricordo bellissimo ed ancora molto intenso nella mia mente, ho avuto la fortuna di incontrare tantissimi bravi calciatori con cui abbiamo costruito squadre fortissime, poi non si può dimenticare l' entusiasmo dei tifosi, ma in generale della città di Sulmona che ci trascinava ogni domenica alla vittoria.

Cosa fa oggi Daniele De Petris?
Oggi Daniele fa il papà a 2 meravigliosi bambini (Nicolò ed Elena), che cerca di mantenersi in forma con la bicicletta con buoni risultati direi.

Cosa ha rappresentato per te Sulmona nella tua Carriera?
Questa è una domanda molto importante a cui tengo rispondere in modo particolare, per farvi capire che Sulmona sicuramente mi ha regalato tantissime soddisfazioni sportive, ma soprattutto la bellezza di vivere e partecipare alla quotidianità cittadina come un sulmontino vero, e per diversi anni (credo 6) mi interessavo di qualsiasi attività che la città proponesse, poteva essere politica, culturale, ecc.ecc

Quali erano le tue caratteristiche quando giocavi a calcio?
Credo che possedevo un buon dribling in velocità, scatto, ed un tiro molto potente e preciso (ahimè con un solo piede), poi ero molto altruista, i miei compagni di attacco hanno fatto sempre parecchi gol.

Con quali giocatori del Sulmona sei rimasto in contatto?
Purtroppo sono 13 anni gia, che vivo a Milano, avevo perso un pò i contatti, ma grazie a Facebook pian piano sto riallacciando le mie amicizie, al momento sono fermo a Fausto Antonini, Marco Marinucci, Mario Sulli, pian piano me verranno altri.

Cosa ti manca oggi dei momenti vissuti a Sulmona?
Tante cose, forse però mi manca il piacere di rivedere e scambiare 2 parole con le tantissime persone che ho conosciuto in questa meravigliosa città, parlo dei tifosi, che mi hanno voluto un gran bene.

Appena appese le scarpette al chiodo come mai non hai proseguito l'avviata Carriera da Allenatore?
Non avevo iniziato neanche male, il primo anno in promozione a Bellante, il secondo anno in eccellenza a Roseto, nel terzo invece la concretezza di un offerta di lavoro abbastanza prestigioso (seppur a Milano) che come si suol dire, non si poteva rifiutare.

A quale allenatore sei rimasto particolarmente legato?
Professionalmente direi a Zucchini.

Cosa ti e' mancato per approdare nel mondo del professionismo?
Discorso complicato. Io ho una mia convinzione su questa domanda a cui sicuramente sarà stata fatta ad ogni giocatore che non ha sfondato.
Sicuramente il non aver effettuato il settore giovanile in società professionistiche, dove il modo di allenarsi, di prepararsi, di muoversi in campo e di affrontare le partite con la giusta concentrazione, si imparano solamente in quegli ambienti, ma soprattutto nella giusta età, io quando ho cominciato a ed essere pronto (perché le qualità tecniche non mi mancavano) era troppo tardi avevo 25 anni, lo scoprii con Zucchini che ti faceva lavorare in maniera professionale, da noi si parlava di lavoro, non di giocare, questa era la differenza fondamentale.

Come mai i tifosi ti chiamavano Jair?
Da sempre tifoso dell'Inter, da piccolo giocavo in parrocchia a Roseto con la maglietta nerazzurra, siccome ero veloce, iniziarono a chiamarmi così ed rimasto sempre con me.

Qual'e' stata, secondo te, la tua partita migliore in Carriera?
Me ne piace ricordare una con la rappresentativa abruzzese, contro la Lombardia dove feci anche 2 gol, in quella partita non mi presero mai.

Quale partita, se tornassi indietro, rigiocheresti nuovamente?
Una partita ad Ortona vincevamo 2 a 1 a pochi minuti dalla fine prendiamo il 2 a 2, quel pareggio ci costò il campionato con il Castel di Sangro, loro 51 punti noi 50 (campionato a 16 squadre)

Qual'e' stato secondo te il goal piu' bello realizzato in Carriera?
Non se ne ricorderà nessuno, ma contro l'Atessa in casa, un cross dalla sinistra (sicuramente di Virtuoso) area affollata, sbuca la palla velocissima, io mi trovo sul secondo palo, ma ancora più decentrato verso il fondo riesco a colpire la palla con il sinistro in controtempo. bellissimo e difficilissimo.

E quello piu' importante?
Forse il calcio di rigore del 2 a 2 che realizzai contro l' Aquila in casa, a pochi minuti dalla fine

Durante le gare interne, il Pallozzi era l'arma in piu' del Sulmona?
Sicuramente, pieno di gente, tifosi caldi,che spettacolo. Mi piaceva tantissimo giocare in quel campo, soprattutto quando attaccavamo nella meta campo verso la stazione per intenderci.

Chi era il giocatore piu' matto nello spogliatoio biancorosso?
Non ho dubbi, IANNAMICO NICOLA

Ci puoi raccontare un particolare curioso che capito' in quegli anni?
C'è ne sono tanti, ne dico uno di Iannamico, andiamo a fare un'amichevole a Corfinio o Raiano (non ricordo bene), davanti allo spogliatoio arriva il comandante dei vigili, in uniforme di rappresentanza, probabilmente era festa, Nicola gli si avvicina, chiedendogli informazione per quale banda di paese musicale lui suonasse, apriti cielo, il vigile si infuriò come una bestia, anche perché fu evidente la presa in giro che Iannamico voleva tirargli, ti denuncio ecc ecc, noi a ridere come pazzi.

Il ricordo di Daniele De Petris per gli amici che non ci sono piu' Marrama, Di Cioccio, Di Matteo,...........
Grande dolore e dispiacere, purtroppo di Matteo l'ho saputo leggendo i giornali, del carissimo Toni, l'ho saputo un anno fa, parlando a telefono con Fausto Antonini, a cui chiedevo notizie sui miei amici calciatori, appena me l'ha detto sono sbiancato, mentre addirittura di Giovanni lo apprendo adesso, cosa dire, erano degli ottimi amici e bravissimi calciatori, ho i loro visi stampati nella mia memoria, ma anche tanti ricordi calcistici, i voli spettacolari di Di Matteo, la sicurezza nel parare di Giovanni (quando c'era lui in porta ero tranquillissimo) di Toni che dire, gran giocatore, gran combattente, un trascinatore, con lui tante battaglie insieme, peccato che i 3 amici siano andati via tanto presto, soprattutto per le loro famiglie, a loro un mio caro saluto.

Come vivi da lontano gli alti e bassi del calcio sulmonese?
Mi dispiace tanto, seguo ancora via Internet le vicende calcistiche del San Nicola Sulmona, purtroppo so che devono giocare i Play Out, un in bocca a lupo a Federico Bonomo che saluto con piacere. Certamente dopo gli spareggi dello scorso anno non mi aspettavo questo, comunque speriamo bene.

Prometti di tornare a Sulmona a vedere qualche partita ed a ritrovare i tuoi vecchi amici? Promesso sicuramente si, questa prossima estate tornerò nella città di Ovidio a rivedere tutti i miei amici

Daniele poche righe per ringraziare chi vuoi.
Dovrei ringraziare tantissime persone, ma i miei dirigenti erano speciali, mi hanno voluto un gran bene, il professor Luigi Calabria, Armando Sinibaldi, il dottor Luciano Marinucci, Gennaro Mariano, poi Mario Pulsone, Roberto La Civita, il custode Marcone, anche il grande tifoso Luigi de Santis, qui mi fermo altrimenti continuerei per 10 pagine ancora.
Grazie a tutti

Grazie a te per disponibilita', caro Bomber Daniele a presto.

2 commenti:

calcio peligno ha detto...

da brividi ragazzi.........

Anonimo ha detto...

un mito...grande daniele