giovedì 28 maggio 2009

L'intervista della settimana a Maurizio Tacchi.

Protagonista dell'intervista della settimana e' Maurizio Tacchi, attaccante del San Nicola Sulmona.

Nome: Maurizio
Cognome: Tacchi
Nato a: Tagliacozzo (Aq)
Il: 16/09/1973
Altezza: 173 cm
Peso: 72 Kg
Ruolo: Attaccante-Centrocampista
Posizione in campo: Centrale-Sinistra.
Numero di Scarpe: 41
Societa' di Appartenenza: San Nicola Sulmona da Settembre 2007
Carriera: (1990/92 Francavilla C2), (1993/97 Ravenna Serie B e C1),(1997/98 Fano C2), (1998/99 Teramo poi Vis Pesaro C2) (1999/00 Teramo poi Padova e Vis Pesaro C2), (2000/01 Ravenna Serie B), (2001/05 Chieti), (Angolana 2005/06 Serie D), (Ripa Teatina 2006/07 Eccellenza).

Maurizio, alle 19.08 di Sabato 23 Maggio grazie ad un tuo goal capolavoro lo Stadio di Celano e' esploso. Il San Nicola accede alle fasi Nazionali valevoli per la Serie D. Che emozione hai provato? Una emozione fortissima, una grande felicità e l’orgoglio di aver portato in vantaggio il San Nicola contro una grande squadra qual'e' il Castel Di Sangro in una gara agonisticamente valida e molto corretta.

In quei momenti di gioia mi sono reso subito conto, che, grazie al mio goal (nella foto in basso l'esultanza) giunto a pochi minuti dal termine della gara, stavano per aprirsi le porte verso gli spareggi Nazionali.
E pensare che ero piu teso nel pre-gara di Sabato col Castello che quando disputai lo spareggio con il Ravenna per andare in Serie B.
Sei stato ribattezzato "L' Uomo della Provvidenza" infatti i tuoi i tuoi goal sono sempre pesantissimi. Ti piace questa affermazione?
Mi fa molto piacere che i tifosi pensino questo di me, vuol dire che gli insegnamenti del mio maestro Tricella-Casasanta hanno avuto i suoi frutti.
Accettare il San Nicola Sulmona in Promozione e' stata per te una scommessa?. Come si e' concretizzato il tessaramento con la societa' ovidiana?
Lo scorso anno e' venuto a mancare mio Padre, una figura troppo importante per la mia vita e che teneva tanto al calcio di questa città.
Di conseguenza quando i Dirigenti del San Nicola Sulmona mi hanno chiesto se mi avesse fatto piacere giocare per i colori di questa citta' ho accettato immediatamente in considerazione del fatto che mio Padre e' stato allenatore del Sulmona e che anche i miei fratelli (Oscar e Giancarlo) e mio nipote Manuel hanno indossato questa gloriosa maglia.
Quindi, non ho esitato un' istante anche a costo di scendere di Categoria. Sei un idolo per i tifosi biancorossi, cosa pensi di questi ragazzi che sognano la Serie D?
Che sono fantastici e sono felice che sia ritornato entisiasmo a Sulmona dopo anni di buio nel calcio. Mi piacerebbe regalargli, insieme a tutti i miei compagni, la Serie D e penso che, tutto sommato, questo traguardo sia alla nostra portata.
Cosa rappresenta per te la citta' di Sulmona?
Sulmona e' molto importante per me perche la mia famiglia e' di qui. Ho vissuto qualche anno della mia infanzia in questa splendida cittadina alla quale sono rimasto molto legato e che portero' sempre nel mio cuore.
Come valuti il parco fuoriquota del San Nicola Sulmona?
Ottimo e sabato contro il Castel Di Sangro, in virtu' delle defezioni di Moauro, Gennaro, Periotto e Federici, chiunque ha potuto constatatare la bravura dei nostri ragazzi.
Penso che chi ha visto la partita abbia avuto difficolta' ad individuare chi fossero realmente i fuori quota del San Nicola sul campo di Celano. A tutti loro (Di Fabio, Cimaglia, Scelli, Turitto,
Mammarella, Cotognini e Marcelli ndr), vanno i miei complimenti piu' sinceri.
A Sulmona si sta vivendo un momento magico che mancava dal lontano 1986/87, qual'e' la vostra forza?
Sicuramente il gruppo. Lo spogliatoio unito e' la nostra forza. Anzi, colgo l'occasione, essendo il piu' anziano del gruppo, per ringraziare anche tutti i giocatori che ci hanno lasciato nel corso della stagione e che hanno dato, anche loro, il giusto contributo al nostro grande Campionato (Baldassarre, Bernabale, Tricella Casasanta, Porcu, Fontana, Rossi Finarelli, Aureli, Pendenza e Zaccheo)
Chi e' il piu' matto nello spogliatoio biancorosso?
Tutti! Non se ne salva uno. Ma va bene cosi' come ho detto prima la nostra forza e' il gruppo.
Hai avuto tanti allenatori bravi nel corso della tua splendida carriera, tra questi possiamo aggiungere il Mister Candido Di Felice?
Sicuramente si. Il Mister ha stravinto il Campionato dello scorso anno e quest'anno e' arrivato agli Spareggi valevoli per la Serie D,: numeri che parlano da soli. E' il classico Mister molto puntiglioso che cura tutte le situazioni del gioco del calcio, tattiche, tecniche, palle ferme.....
Parlaci un po' dei dirigenti del San Nicola Sulmona, che rapporto hai con loro?
Posso affermare con franchezza che i Dirigenti del San Nicola siano persone eccezionali e competenti. Il loro progetto era di arrivare in Eccellenza, partendo dalla Prima Categoria, in tre anni. Invece, grazie alla loro attenta programmazione si ritrovano al terzo anno della loro gestione a disputare, addirittura, gli spareggi per approdare in serie D.
Non posso che fare i complimenti a queste persone che danno tutto per il calcio e con i quali ho un bellissimo rapporto di stima e di fiducia reciproca.
Con quale compagno di squadra del passato sei rimasto piu' legato?
Sono rimasto in buoni rapporti con tanti ex compagni di squadra, ma le amicizie vere sono quelle che ho costruito nei dilettanti in particolare a Ripa Teatina ed ora qui a Sulmona dove ho trovato ragazzi fantastici.
Come e' stato l'inserimento di un ragazzo che ha calcato campi professionistici in uno spogliatoio di giocatori dilettanti?
Penso di essermi integrato alla grande presentandomi bene prima come persona che come calciatore.
Sono molto legato a tutti i ragazzi della squadra in particolar modo ai giovani ai quali sono sempre pronto a dispensare quei consigli utili per la loro crescita sia dentro che fuori il mondo del calcio.
Alla soglia dei 36 anni in campo corri ancora come un ragazzino, per quanto tempo ancora avremo l'onore di vederti giocare?
Continuero a giocare finche' mi divertiro', anche perche sto' bene fisicamente e posso dare ancora tanto nel calcio. Tutto sommato chi mi vede giocare penso possa confermarlo.
Qual'e' il tuo rammarico piu' grande legato al calcio?
Non ho alcun rammarico, tutto quello che ho fatto nel calcio l'ho ottenuto sacrificandomi tanto e senza avere nessun tipo di aiuto pur essendo figlio di Juan Carlos Tacchi.
Mio padre, pur avendone la possibilita', non mi hai mai "raccomandato" ed io ora sono soddisfatto d'essere diventato un calciatore professionista senza sfruttare il suo nome e le sue conoscenze. Basti pensare, tra l'altro, che io non ho mai avuto un procuratore!
Devo riconoscere, pero', che quando ero piu' giovane l'atteggiamento di mio padre non lo capivo!
Hai notizie riguardanti il vostro prossimo avversario: il Selargius?
Si mi sono documentato sui nostri prossimi avversari sardi. E' una squadra simile al Penne di Fabio Montani, molto giovane con tre quattro giocatori d'esperienza. Gioca principalmente con il 4-3-3 ed appunto per questo dovremmo aspettarci giocatori veloci in tutti i reparti della squadra.
Il futuro del buon Maurizio Tacchi sara' sempre nel calcio?
Sicuramente si, non riesco ad immaginare la mia vita al di fuori del calcio.
Maurizio, c'e' qualche persona che ha caratterizzato la tua carriera che vuoi ringraziare?
Senza dubbio la mia famiglia ed in particolar modo mio Padre che mi ha insegnato i veri valori della vita di un uomo. Non era assolutamente un tipo autoritario ma ci teneva tanto che fossimo considerati sempre dei bravi ragazzi e che il nostro comportamento fosse sempre esemplare.
Principi che sia io che i miei fratelli abbiamo seguito fedelmente caratterizzando il nostro stile di vita.
Grazie Maurizio ed in bocca al lupo!
Crepi il lupo e forza biancorossi. Vi aspetto in tanti Domenica al "Pallozzi".

1 commento:

calcio peligno ha detto...

incredibile la gentilezza di questo ragazzo!...grazie bomber