Tavecchio ha presentato oggi il progetto "giovani D serie" per la valorizzazione dei vivai
ECCO IL CALCIO CHE VALORIZZA I VIVAI
Il Presidente LND Tavecchio ed il Consiglio del Dipartimento Interregionale varano un investimento di 630 mila euro per un progetto concreto che incentiva la valorizzazione di giovani talenti.
Roma, 2 agosto 2012 - Il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti rafforza il suo impegno in favore dei giovani. Oltre all’obbligo ormai consolidato di schierarne 4 di diverse annate, la Serie D, con il varo del progetto giovani D valore, si conferma il miglior vivaio del calcio professionistico con il duplice scopo, più volte ribadito dal presidente LND Carlo Tavecchio, di crescere calciatori per i campionati superiori e venire incontro alle esigenze di bilancio delle società abbassando i costi di gestione. “La Serie D è una realtà in salute”, ha dichiarato con orgoglio Tavecchio quest’oggi nella conferenza stampa di presentazione tenutasi a Roma nella sede della Lega Nazionale Dilettanti . “Abbiamo chiuso le iscrizioni con sole due squadre ripescate, è un segnale forte e chiaro, la Serie D è solida e radicata sul territorio e la LND è lieta di fornire tutti gli strumenti necessari alle società per poter fare un calcio sano ed equilibrato”. Questo il motivo che ha ispirato la decisione di destinare la quota parte riservata al massimo campionato dilettantistico della cosiddetta mutualità dei diritti televisivi ad un’iniziativa che non fosse una distribuzione sterile di piccole contribuzioni, ma che supportasse in maniera concreta chi investe stabilmente nell’impiego dei giovani. Un impegno non trascurabile di 630 mila euro complessivi da ripartire nei nove gironi della Serie D. E’ quanto ha ribadito il Coordinatore del Consiglio del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero: “Con questa iniziativa presa in maniera collegiale il Dipartimento intende premiare le società virtuose che credono e puntano sui giovani. Anche stavolta abbiamo fatto qualcosa di concreto e utile per incrementare esponenzialmente quel lavoro di valorizzazione dei vivai delle società della D che già da diversi anni abbiamo avviato. A noi le parole vuote non piacciono, la Serie D fa i fatti”. Erano presenti alla conferenza stampa il Segretario Generale della LND Massimo Ciaccolini, quello Amministrativo Gabriella Lombi, il Segretario del Dipartimento Interregionale Mauro De Angelis e i Consiglieri Ivano Becci, Pietro Bertapelle, Francesco Cupparo, Giuseppe Dello Iacono, Giacomo Diciannove, Sergio Gardellini, Filippo Giusti e Maria Teresa Montaguti. “Forti del nostro radicamento – ha concluso Tavecchio – la Lega Dilettanti investe sul futuro del calcio e di tutto il Paese attraverso questo stanziamento e anche realizzando 19 impianti moderni in tutte le regioni (con un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro) per poter nel concreto dare avvio ai cosiddetti centri di formazione federale per i giovani calciatori”.
Ancora una volta, dunque, la Serie D investe per tutto il sistema calcio italiano con iniziative concrete che non lasciano spazio a scorciatoie estemporanee. Al contrario, premiando chi decide di puntare stabilmente sui giovani, in perfetta armonia con i dettami della FIGC. Una Serie D pioniera, come 10 anni fa quando fu introdotta, tra lo scetticismo generale, la regola dell’utilizzo in campo di quattro calciatori Under 18, giudicando l’iniziativa quasi eretica in un mondo del calcio per troppo tempo cristallizzato. Dopo diversi anni l’obbligo ha innescato un circolo virtuoso e chi si lamentava ora raccoglie i frutti di quell’idea rivoluzionaria. Da diversi anni le società della D possono contare su un patrimonio di giovani già formati, ragazzi abituati a giocarsi le gare che contano e quindi già maturi. I club così aumentano in competitività senza ricorrere a spese folli e inutili sfoggiando un equilibrio economico quasi stupefacente per le squadre professionistiche. Il risultato? Quasi tutte le società che vengono promosse dalla D alle leghe prof sono sane e competitive sia nei bilanci che sul campo. Per questo il Dipartimento Interregionale ha deciso di andare oltre e premiare chi ha voglia di osare ancora una volta mettendo sempre più benzina verde nel motore della Serie D, per investire sui giovani e consolidare le basi di un calcio fragile nel suo apice. D’altronde è noto come la LND svolge quel ruolo di supplenza e quel lavoro che non fa la scuola. Invece l'associazionismo di base e le società dilettantistiche sono in prima linea e stagione dopo stagione reclutano e avvicinano i giovani allo sport. E poi se tra tutti questi ragazzi spunta anche un campione è tutto di guadagnato ma l’obiettivo della D è creare un sistema che vada al di là dell’eccezione, un meccanismo che consenta a migliaia di ragazzi di andare a irrobustire le fondamenta delle società dilettantistiche e quindi professionistiche.
FINALITA’ PROGETTO giovani D valore
Il progetto giovani D valore è finalizzato a premiare, per ognuno dei 9 gironi della Serie D 2012/2013, le società partecipanti al campionato che avranno utilizzato, nelle gare ufficiali, un numero maggiore di giovani oltre quelli già previsti dal Comunicato Ufficiale n. 1 del 2 luglio 2012 (1 nato dal 1 gennaio 1992, 2 nati dal 1 gennaio 1993 e 1 nato dal 1 gennaio 1994). Le società che utilizzeranno il maggior numero di giovani saranno premiate con contributi in denaro (3 per ogni girone) in virtù di una classifica ad hoc che terrà conto di diversi coefficienti. Il premio verrà corrisposto all’atto dell’iscrizione al campionato successivo e non potranno accedere in classifica le formazioni retrocesse in Eccellenza.
Il Presidente LND Tavecchio ed il Consiglio del Dipartimento Interregionale varano un investimento di 630 mila euro per un progetto concreto che incentiva la valorizzazione di giovani talenti.
Roma, 2 agosto 2012 - Il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti rafforza il suo impegno in favore dei giovani. Oltre all’obbligo ormai consolidato di schierarne 4 di diverse annate, la Serie D, con il varo del progetto giovani D valore, si conferma il miglior vivaio del calcio professionistico con il duplice scopo, più volte ribadito dal presidente LND Carlo Tavecchio, di crescere calciatori per i campionati superiori e venire incontro alle esigenze di bilancio delle società abbassando i costi di gestione. “La Serie D è una realtà in salute”, ha dichiarato con orgoglio Tavecchio quest’oggi nella conferenza stampa di presentazione tenutasi a Roma nella sede della Lega Nazionale Dilettanti . “Abbiamo chiuso le iscrizioni con sole due squadre ripescate, è un segnale forte e chiaro, la Serie D è solida e radicata sul territorio e la LND è lieta di fornire tutti gli strumenti necessari alle società per poter fare un calcio sano ed equilibrato”. Questo il motivo che ha ispirato la decisione di destinare la quota parte riservata al massimo campionato dilettantistico della cosiddetta mutualità dei diritti televisivi ad un’iniziativa che non fosse una distribuzione sterile di piccole contribuzioni, ma che supportasse in maniera concreta chi investe stabilmente nell’impiego dei giovani. Un impegno non trascurabile di 630 mila euro complessivi da ripartire nei nove gironi della Serie D. E’ quanto ha ribadito il Coordinatore del Consiglio del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero: “Con questa iniziativa presa in maniera collegiale il Dipartimento intende premiare le società virtuose che credono e puntano sui giovani. Anche stavolta abbiamo fatto qualcosa di concreto e utile per incrementare esponenzialmente quel lavoro di valorizzazione dei vivai delle società della D che già da diversi anni abbiamo avviato. A noi le parole vuote non piacciono, la Serie D fa i fatti”. Erano presenti alla conferenza stampa il Segretario Generale della LND Massimo Ciaccolini, quello Amministrativo Gabriella Lombi, il Segretario del Dipartimento Interregionale Mauro De Angelis e i Consiglieri Ivano Becci, Pietro Bertapelle, Francesco Cupparo, Giuseppe Dello Iacono, Giacomo Diciannove, Sergio Gardellini, Filippo Giusti e Maria Teresa Montaguti. “Forti del nostro radicamento – ha concluso Tavecchio – la Lega Dilettanti investe sul futuro del calcio e di tutto il Paese attraverso questo stanziamento e anche realizzando 19 impianti moderni in tutte le regioni (con un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro) per poter nel concreto dare avvio ai cosiddetti centri di formazione federale per i giovani calciatori”.
Ancora una volta, dunque, la Serie D investe per tutto il sistema calcio italiano con iniziative concrete che non lasciano spazio a scorciatoie estemporanee. Al contrario, premiando chi decide di puntare stabilmente sui giovani, in perfetta armonia con i dettami della FIGC. Una Serie D pioniera, come 10 anni fa quando fu introdotta, tra lo scetticismo generale, la regola dell’utilizzo in campo di quattro calciatori Under 18, giudicando l’iniziativa quasi eretica in un mondo del calcio per troppo tempo cristallizzato. Dopo diversi anni l’obbligo ha innescato un circolo virtuoso e chi si lamentava ora raccoglie i frutti di quell’idea rivoluzionaria. Da diversi anni le società della D possono contare su un patrimonio di giovani già formati, ragazzi abituati a giocarsi le gare che contano e quindi già maturi. I club così aumentano in competitività senza ricorrere a spese folli e inutili sfoggiando un equilibrio economico quasi stupefacente per le squadre professionistiche. Il risultato? Quasi tutte le società che vengono promosse dalla D alle leghe prof sono sane e competitive sia nei bilanci che sul campo. Per questo il Dipartimento Interregionale ha deciso di andare oltre e premiare chi ha voglia di osare ancora una volta mettendo sempre più benzina verde nel motore della Serie D, per investire sui giovani e consolidare le basi di un calcio fragile nel suo apice. D’altronde è noto come la LND svolge quel ruolo di supplenza e quel lavoro che non fa la scuola. Invece l'associazionismo di base e le società dilettantistiche sono in prima linea e stagione dopo stagione reclutano e avvicinano i giovani allo sport. E poi se tra tutti questi ragazzi spunta anche un campione è tutto di guadagnato ma l’obiettivo della D è creare un sistema che vada al di là dell’eccezione, un meccanismo che consenta a migliaia di ragazzi di andare a irrobustire le fondamenta delle società dilettantistiche e quindi professionistiche.
FINALITA’ PROGETTO giovani D valore
Il progetto giovani D valore è finalizzato a premiare, per ognuno dei 9 gironi della Serie D 2012/2013, le società partecipanti al campionato che avranno utilizzato, nelle gare ufficiali, un numero maggiore di giovani oltre quelli già previsti dal Comunicato Ufficiale n. 1 del 2 luglio 2012 (1 nato dal 1 gennaio 1992, 2 nati dal 1 gennaio 1993 e 1 nato dal 1 gennaio 1994). Le società che utilizzeranno il maggior numero di giovani saranno premiate con contributi in denaro (3 per ogni girone) in virtù di una classifica ad hoc che terrà conto di diversi coefficienti. Il premio verrà corrisposto all’atto dell’iscrizione al campionato successivo e non potranno accedere in classifica le formazioni retrocesse in Eccellenza.
La speciale graduatoria giovani D valore vuole evidenziare come l’impiego dei giovani rappresenti un valore aggiunto che genera un circolo virtuoso contraddistinto da 3 termini positivi: 1 - più giovani (perché entrano in classifica i club che utilizzano giovani oltre i 4 previsti da comunicato ufficiale); 2 - più qualità (perché facendoli giocare si fanno crescere e se ne migliorano le prestazioni); 3 - più premi (perché chi più ne utilizza ha la possibilità di vincere il premio più ricco).
STRUTTURA PROGETTO giovani D valore
1) Per ogni girone di Serie D verranno messi in palio 3 premi delle seguenti entità: 1^ classificata - 35 mila euro; 2^ classificata – 20 mila euro; 3^ classificata – 15 mila euro;
2) Ai fini del computo generale della classifica saranno prese in considerazione le gare dalla 1^ alla 30^ giornata di campionato, evitando in tal modo eventuali possibili speculazioni derivanti da gare tra società non interessate più alla classifica sul finire della stagione;
3) In classifica potranno essere conteggiati tutti i calciatori utilizzati: italiani, comunitari ed extracomunitari, purché tesserati a titolo definitivo nonché quelli tesserati a titolo temporaneo da società della LND; non potranno essere conteggiati i calciatori tesserati a titolo temporaneo da società Professionistiche;
4) In classifica dovranno essere inseriti solo i calciatori utilizzati per almeno un tempo di gioco (dall’inizio fino alla conclusione del primo tempo ovvero dall’inizio del secondo tempo alla conclusione della gara) e che abbiano disputato almeno 18 gare nei gironi a 18 squadre, 20 nei gironi a 20 squadre;
5) Le società che non parteciperanno al Campionato Nazionale Juniores 2012/13 (quello regionale per le squadre delle regioni Sicilia e Sardegna) ovvero si ritireranno nel corso del campionato ovvero rinunceranno a disputare gare ufficiali del Campionato di Serie D e Nazionale Juniores non saranno inserite nella classifica.
La classifica verrà redatta, nel rispetto dei criteri innanzi indicati, assegnando per ogni società di ciascun girone i seguenti punteggi:
a) - 10 punti per ogni calciatore classe 1994 utilizzato in ogni gara oltre ai 4 previsti dal regolamento (nel caso in cui la società decida di utilizzare – per ottemperare al regolamento dei 4 giovani obbligatori - anche 5 calciatori 1994 ne va conteggiato solamente uno);
b) - 15 punti se il calciatore proviene dal settore giovanile della società che lo utilizza (dovrà pertanto essere in costanza di tesseramento definitivo almeno dal 30.9.2011 e per tutta la stagione sportiva 2011/12);
c) - 20 punti per ogni calciatore classe 1995 utilizzato per ogni gara oltre ai 4 previsti dal regolamento (nel caso in cui la società decida di utilizzare – per ottemperare al regolamento dei 4 giovani obbligatori – anche 5 calciatori 1995 ne va conteggiato solamente uno);
d) - 25 punti se il calciatore proviene dal settore giovanile della società che lo utilizza (dovrà pertanto essere in costanza di tesseramento definitivo almeno dal 30.9.2011 e per tutta la stagione sportiva 2011/2012);
e) - 30 punti per ogni calciatore classe 1996 utilizzato per ogni gara (nel caso in cui la società decida di utilizzare – per ottemperare al regolamento dei 4 giovani obbligatori – anche 5 calciatori 1996 ne va conteggiato solamente uno);
f) - 35 punti se il calciatore proviene dal settore giovanile della società che lo utilizza (dovrà pertanto essere in costanza di tesseramento definitivo almeno dal 30.9.2011 e per tutta la stagione sportiva 2011/2012).
Alle società che svolgono l’intera l'attività di Settore Giovanile nella stagione sportiva 2012/2013 (allievi, giovanissimi, esordienti, pulcini e scuola calcio, indipendentemente se trattasi di Campionati Regionali o Provinciali), verrà riconosciuto un bonus, pari al 10% in più dei punti totalizzati.
Per attività di settore giovanile si intendono i tesserati con la medesima matricola FIGC della prima squadra della società e non saranno, pertanto, validi eventuali accordi con società “gemellate” o altre tipologie di collaborazione sportiva.
Le società che al termine del Campionato di Serie D 2012/13 retrocederanno al Campionato di Eccellenza non avranno diritto ad alcun premio e saranno escluse dalla classifica finale. Pertanto nell’ipotesi di retrocessione di una o più società classificatasi nei tre posti utili della classifica, a seguito della loro esclusione saranno beneficiarie del relativo premio le società immediatamente seguenti in graduatoria
I tre premi saranno corrisposti alle società vincitrici solo dopo che le stesse si siano regolarmente iscritte al campionato di serie D 2013/14 ed inserite nel relativo organico ovvero per quelle promosse in Lega Pro dopo che le stesse si siano regolarmente iscritte al campionato di competenza 2013/14 ed inserite nel relativo organico.
STRUTTURA PROGETTO giovani D valore
1) Per ogni girone di Serie D verranno messi in palio 3 premi delle seguenti entità: 1^ classificata - 35 mila euro; 2^ classificata – 20 mila euro; 3^ classificata – 15 mila euro;
2) Ai fini del computo generale della classifica saranno prese in considerazione le gare dalla 1^ alla 30^ giornata di campionato, evitando in tal modo eventuali possibili speculazioni derivanti da gare tra società non interessate più alla classifica sul finire della stagione;
3) In classifica potranno essere conteggiati tutti i calciatori utilizzati: italiani, comunitari ed extracomunitari, purché tesserati a titolo definitivo nonché quelli tesserati a titolo temporaneo da società della LND; non potranno essere conteggiati i calciatori tesserati a titolo temporaneo da società Professionistiche;
4) In classifica dovranno essere inseriti solo i calciatori utilizzati per almeno un tempo di gioco (dall’inizio fino alla conclusione del primo tempo ovvero dall’inizio del secondo tempo alla conclusione della gara) e che abbiano disputato almeno 18 gare nei gironi a 18 squadre, 20 nei gironi a 20 squadre;
5) Le società che non parteciperanno al Campionato Nazionale Juniores 2012/13 (quello regionale per le squadre delle regioni Sicilia e Sardegna) ovvero si ritireranno nel corso del campionato ovvero rinunceranno a disputare gare ufficiali del Campionato di Serie D e Nazionale Juniores non saranno inserite nella classifica.
La classifica verrà redatta, nel rispetto dei criteri innanzi indicati, assegnando per ogni società di ciascun girone i seguenti punteggi:
a) - 10 punti per ogni calciatore classe 1994 utilizzato in ogni gara oltre ai 4 previsti dal regolamento (nel caso in cui la società decida di utilizzare – per ottemperare al regolamento dei 4 giovani obbligatori - anche 5 calciatori 1994 ne va conteggiato solamente uno);
b) - 15 punti se il calciatore proviene dal settore giovanile della società che lo utilizza (dovrà pertanto essere in costanza di tesseramento definitivo almeno dal 30.9.2011 e per tutta la stagione sportiva 2011/12);
c) - 20 punti per ogni calciatore classe 1995 utilizzato per ogni gara oltre ai 4 previsti dal regolamento (nel caso in cui la società decida di utilizzare – per ottemperare al regolamento dei 4 giovani obbligatori – anche 5 calciatori 1995 ne va conteggiato solamente uno);
d) - 25 punti se il calciatore proviene dal settore giovanile della società che lo utilizza (dovrà pertanto essere in costanza di tesseramento definitivo almeno dal 30.9.2011 e per tutta la stagione sportiva 2011/2012);
e) - 30 punti per ogni calciatore classe 1996 utilizzato per ogni gara (nel caso in cui la società decida di utilizzare – per ottemperare al regolamento dei 4 giovani obbligatori – anche 5 calciatori 1996 ne va conteggiato solamente uno);
f) - 35 punti se il calciatore proviene dal settore giovanile della società che lo utilizza (dovrà pertanto essere in costanza di tesseramento definitivo almeno dal 30.9.2011 e per tutta la stagione sportiva 2011/2012).
Alle società che svolgono l’intera l'attività di Settore Giovanile nella stagione sportiva 2012/2013 (allievi, giovanissimi, esordienti, pulcini e scuola calcio, indipendentemente se trattasi di Campionati Regionali o Provinciali), verrà riconosciuto un bonus, pari al 10% in più dei punti totalizzati.
Per attività di settore giovanile si intendono i tesserati con la medesima matricola FIGC della prima squadra della società e non saranno, pertanto, validi eventuali accordi con società “gemellate” o altre tipologie di collaborazione sportiva.
Le società che al termine del Campionato di Serie D 2012/13 retrocederanno al Campionato di Eccellenza non avranno diritto ad alcun premio e saranno escluse dalla classifica finale. Pertanto nell’ipotesi di retrocessione di una o più società classificatasi nei tre posti utili della classifica, a seguito della loro esclusione saranno beneficiarie del relativo premio le società immediatamente seguenti in graduatoria
I tre premi saranno corrisposti alle società vincitrici solo dopo che le stesse si siano regolarmente iscritte al campionato di serie D 2013/14 ed inserite nel relativo organico ovvero per quelle promosse in Lega Pro dopo che le stesse si siano regolarmente iscritte al campionato di competenza 2013/14 ed inserite nel relativo organico.
Nessun commento:
Posta un commento