martedì 30 aprile 2013

Scelli: la Serie C e' dietro l'angolo andiamo a prenderla.

Appello di Scelli: “una ventina di imprenditori investano 2mila euro al mese per il calcio”

Sulmona – Terminati i festeggiamenti per il ritorno in serie D il presidente del Sulmona calcio 1921 Maurizio Scelli è chiamato a programmare la prossima stagione. Nella puntata speciale di Sala Sport su Onda Tv ha però ribadito di non voler rimanere al timone da solo. “Non sono più in grado – afferma – di sopportare neanche un minuto degli stress che ho accumulato in tre anni. Non è più cosa per me”. Scelli, così come aveva fatto subito dopo la gara ad Ortona che ha sancito la vittoria matematica, ha rinnovato l’appello alla classe imprenditoriale. “Ci vogliono – dice – 20 persone che mettano 2mila euro al mese dall’inizio alla fine del campionato. Coltiviamo il sogno per condividere insieme quest’impresa e per restare nella storia dello sport cittadino”. Se effettivamente 20 imprenditori dovessero tirar fuori 2mila euro al mese ciascuno per 10 mensilità si arriverebbe ad ottenere un investimento di 400mila euro. Sarebbe indispensabile per coprire le spese della serie D? “Sentendo gli esperti del settore credo che ci vorranno meno di 500-600mila euro quindi dovremo farcela se ci sarà il contributo di più persone”. Dopo aver lanciato frecciatine all’indirizzo di molti giocatori locali che, a differenza di Alfredo Meo, avrebbero girato le spalle al Sulmona preferendo altri lidi, il presidente Scelli ha lasciato intendere che il direttore generale Giorgio Bresciani non rimarrà. “Essendo un uomo di calcio ed avendo dimostrato come si lavora seriamente, Bresciani avrebbe bisogno di un supporto che non sono in grado di potergli assicurare”. Mancherebbero quelle condizioni minime per garantire a professionisti come Bresciani di lavorare senza ostacoli. “L’obiettivo – ha detto Scelli – è quello di legarmi ad un grosso club per attingere dai settori giovanili ma se chi di dovere non entra nell’ottica di mostrarsi collaborativo non si va da nessuna parte. Se dovessi trovare una società di serie A che figura faremo se i palloni non rotolano sul campo e se non funzionano le docce? Chiunque scapperà di fronte a questa situazione. E’ necessario pertanto che ognuno faccia la sua parte”. Il richiamo inoltre affinchè la prossima amministrazione comunale possa essere più attenta alle problematiche dello sport senza lasciarsi scappare, com’è avvenuto, opportunità legate al rifacimento dello stadio. “Tempo fa – rivela – l’assessore regionale Carlo Masci mi parlò di un bando dell’ottobre scorso per la sistemazione degli impianti sportivi ma il Comune non presentò alcuna richiesta”. L’impiantistica rappresenta sicuramente una priorità. Lo stadio Francesco Pallozzi, ormai fatiscente, dovrà essere oggetto di una verifica da parte di una commissione tecnica della Figc per valutare l’idoneità della struttura. Questo il quadro della situazione che andrà sviluppata “in anticipo rispetto agli altri anni – ha fatto presente Scelli – visto che già da ora possiamo gettare le basi”. Se non si dovesse avere la risposta dei sulmonesi Maurizio Scelli sarà costretto a rivolgersi ancora una volta a persone di fuori. Quest’anno le spese affrontate sono state tantissime ma il presidente non intende ridimensionare le ambizioni e punta sempre più in alto. “Mantenere la categoria – conclude – non serve. Dopo aver stravinto la Promozione, la Coppa Italia regionale d’Eccellenza ed essere arrivati alla finale dei play off nazionali abbiamo raggiunto l’anno successivo la serie D. Vuol dire che siamo protagonisti del calcio abruzzese. Dobbiamo adesso dare continuità guardando in alto. La serie C è dietro l’angolo, andiamola a prendere”.
Domenico Verlingieri

Nessun commento: