domenica 25 agosto 2013

SECONDA CATEGORIA: O L’AQUILA O NIENTE

In nome e per conto di tutte le società dell’Aquilano invio in allegato il verbale della riunione tenutasi ieri pomeriggio nella sede dell’Aquila calcio. Cordiali saluti Mario Durastante


L'AQUILA - Il giorno 25 agosto 2013, alle ore 18:00, presso la sede dell’Aquila calcio si sono riunite le sotto elencate società, tutte iscritte al campionato regionale di seconda categoria, per discutere e valutare eventuali azioni da porre in essere a tutela e salvaguardia dell’attività sportiva delle stesse, del calcio dilettantistico aquilano, nonché della enorme passione calcistica che lega i tanti giovani che militano nelle file dei sodalizi.  Le società, come sopra rappresentate, stigmatizzano senza mezzi termini l’operato del Comitato regionale Abruzzo della Lega Nazionale Dilettanti che nella composizione degli organici del campionato di Seconda Categoria ha suddiviso in due gironi le undici squadre dell’Aquilano, (L’Atletico Preturo, il Capitignano, il Cesaproba, il NTPizzoli, il Preturo ed il San Giovanni Pelino, sono stati inseriti nel girone aquilano / marsicano. Mentre il Moro Paganica, il Monticchio, il Pitinum, il San Demetrio ne Vestini ed il Villa Sant’Angelo parteciperanno al girone aquilano / pescarese / sulmonese), a differenza di quelle marsicane, sulmonesi e pescaresi che si ritroveranno tutte nello stesso girone. 
È indubbia ed evidente l’enorme disparità di trattamento messa in atto dalla Lega verso le squadre dell’Aquilano che dovranno affrontare ben 9 trasferte, addirittura fino a Civitella Roveto, quelle del girone A mentre le trasferte per quelle del girone B saranno nientemeno che 10 e dovranno spingersi fino alla costa in quel di Spoltore con un notevole ed insostenibile aggravio di costi non preventivato e non preventivabile prima di questa scelta quantomeno illogica. Come altrettanto illogico è l’aver voluto comporre a tutti i costi gironi formati da quindici squadre, quindi dispari, quando era molto più appropriato l’esatto contrario. Non si è tenuto, o non si è voluto tenere in minimo conto della territorialità delle squadre, da sempre criterio essenziale nella composizione dei gironi, già prima a partire dalla serie C suddivisa in due gironi nord e sud, e come succederà ancora con la riforma in divisioni, che applicato anche in questo caso avrebbe garantito alle società un doveroso quanto auspicabile contenimento delle spese, cosa non da poco in un momento di crisi generale che attanaglia tutti i settori d’Italia. (Appare logico a qualcuno che le 5 squadre dell’Aquila non debbano giuocare tra di loro al Federale Nello Mancini?) 
La Lega calcio non può da un lato riconoscere le difficoltà che attraversano le società calcistiche arrivando perfino a stipulare una convenzione con alcuni Istituti di credito per la concessione di prestiti, fino a 10.000 euro, a tasso agevolato alle società per far fronte alle “altissime” spese di iscrizione ai campionati e dall’altro formare dei gironi che saranno deleteri per le già povere casse delle società. 
Per quanto sopra le elencate società, all’unanimità, rivolgono istanza al Presidente Ortolano al fine di ottenere un incontro urgente per trovare una soluzione al problema, soluzione che non può prescindere dalla riunificazione in un unico girone delle squadre dell’Aquilano che, se non risolto, porterà sicuramente alla morte immediata, per ritiro delle squadre, o per una lenta agonia volendo partecipare al massacro “premeditato”, posto in essere dalla Lega calcio, del calcio aquilano di Seconda categoria. 
In attesa di immediato riscontro si porgono distinti saluti 

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