"DA MOSCUFO AD ANCONA...E RITORNO"
SULMONA. Il playout si decide al 13' del primo tempo, quando D'Apice di Arezzo manda sotto la doccia Sorrentino per un intervento duro quanto inutile da dietro su Loreti. Il centrocampista del Sulmona con la sua ingenuità lascia i propri compagni in dieci per più di 75 minuti. E' l'episodio simbolo di un'intera stagione per il Sulmona, che saluta la serie D dopo un solo anno di permanenza. Fa festa l'Amiternina, alla seconda salvezza consecutiva, che ha avuto vita più facile in superiorità numerica per centrare l'obiettivo della vittoria, senza rubare nulla. Eppure, i primi dieci minuti di gioco avevano fatto ben sperare i tifosi del Sulmona, a cui sarebbe bastato anche un pari per restare in serie D. I biancorossi partono bene, collezionano alcuni calci d'angolo e sfiorano la rete già al 5' con Magaddino, il cui tiro ravvicinato trova Spacca pronto. Come accennato, al 13' l'inerzia della gara cambia completamente con l'espulsione di Sorrentino. Il fischietto aretino applica alla lettera il regolamento, anche se la sua decisione molto fiscale peserà tantissimo sull'economia della gara. Tant'è vero che l'Amiternina, fino a quel momento timorosa, piazza l'uno-due decisivo nel giro di soli nove minuti con Torbidone (in foto), che si produce in una doppietta quasi fotocopia, appoggiando in gol prima un suggerimento di Bocchino e poi un diagonale di Terriaca. Proteste dei locali in entrambe le occasioni per fuorigioco, ma la difesa del Sulmona risulta imbarazzante, con Scuoch saltato come un birillo da Bocchino in più circostanze già prima della rete e tutto ciò nell'inerzia colpevole del tecnico Luiso. Il Sulmona è al tappeto e le residue speranze di riaprire la gara si spengono sulla traversa colpita da Piccirilli al 45'. Nella ripresa si assiste a poco calcio, con molte interruzioni, un'altra espulsione (Di Ciccio per doppia ammonizione) e la terza rete di Peveri. La festa è dell'Amiternina che esulta sotto il settore distinti davanti al proprio pubblico. Sconforto e delusione per il Sulmona: è lecito parlare della cronaca di una retrocessione annunciata, con all'orizzonte la solita estate calda. Parafrasando una massima del presidente-assente, Maurizio Scelli, il Sulmona ieri ha cominciato ad invertire quella rotta che l'aveva portata in pochi anni "da Moscufo ad Ancona". (Luca DI Ianni).
SULMONA. Il playout si decide al 13' del primo tempo, quando D'Apice di Arezzo manda sotto la doccia Sorrentino per un intervento duro quanto inutile da dietro su Loreti. Il centrocampista del Sulmona con la sua ingenuità lascia i propri compagni in dieci per più di 75 minuti. E' l'episodio simbolo di un'intera stagione per il Sulmona, che saluta la serie D dopo un solo anno di permanenza. Fa festa l'Amiternina, alla seconda salvezza consecutiva, che ha avuto vita più facile in superiorità numerica per centrare l'obiettivo della vittoria, senza rubare nulla. Eppure, i primi dieci minuti di gioco avevano fatto ben sperare i tifosi del Sulmona, a cui sarebbe bastato anche un pari per restare in serie D. I biancorossi partono bene, collezionano alcuni calci d'angolo e sfiorano la rete già al 5' con Magaddino, il cui tiro ravvicinato trova Spacca pronto. Come accennato, al 13' l'inerzia della gara cambia completamente con l'espulsione di Sorrentino. Il fischietto aretino applica alla lettera il regolamento, anche se la sua decisione molto fiscale peserà tantissimo sull'economia della gara. Tant'è vero che l'Amiternina, fino a quel momento timorosa, piazza l'uno-due decisivo nel giro di soli nove minuti con Torbidone (in foto), che si produce in una doppietta quasi fotocopia, appoggiando in gol prima un suggerimento di Bocchino e poi un diagonale di Terriaca. Proteste dei locali in entrambe le occasioni per fuorigioco, ma la difesa del Sulmona risulta imbarazzante, con Scuoch saltato come un birillo da Bocchino in più circostanze già prima della rete e tutto ciò nell'inerzia colpevole del tecnico Luiso. Il Sulmona è al tappeto e le residue speranze di riaprire la gara si spengono sulla traversa colpita da Piccirilli al 45'. Nella ripresa si assiste a poco calcio, con molte interruzioni, un'altra espulsione (Di Ciccio per doppia ammonizione) e la terza rete di Peveri. La festa è dell'Amiternina che esulta sotto il settore distinti davanti al proprio pubblico. Sconforto e delusione per il Sulmona: è lecito parlare della cronaca di una retrocessione annunciata, con all'orizzonte la solita estate calda. Parafrasando una massima del presidente-assente, Maurizio Scelli, il Sulmona ieri ha cominciato ad invertire quella rotta che l'aveva portata in pochi anni "da Moscufo ad Ancona". (Luca DI Ianni).
SULMONA: Meo, Scuoch, Pezzullo (16'st Bernardo), Di Ciccio, Di Francia, Suleman, Magaddino, Sorrentino, Mallardo, Simeoli (1'st Pellegrino), Piccirilli (1'st Spadari).
A disposizione: Scelli, Lorenzetti, Cavasinni, Fraghì, Amedoro, Taliano.
Allenatore: Luiso
AMITERNINA: Spacca, Nuzzo, Mariani, Valente, Santilli, Loreti, Bocchino (35'st Peveri), Petrone (43'st
Fermo), Terriaca (19'st Shipple), Torbidone, Lenart. A disposizione: Vinci, Mattei, Holzknecht, Cerroni, Costi, Cipolloni. Allenatore: Angelone
ARBITRO: D'Apice di Arezzo
MARCATORI: 20'pt e 29'pt Torbidone, 40'st Peveri
NOTE: Ammoniti Meo, Scuoch, Petrone e Terriaca. Espulsi al 13' pt Sorrentino e al 32' st Di Ciccio. Terreno in discrete condizioni, spettatori 600 circa con numerosa rappresentanza ospite.
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