domenica 15 aprile 2018

Nerostellati, i numeri di una retrocessione (quasi) annunciata

DAL MERCATO ESTIVO NON ALL'ALTEZZA AGLI SPOSTAMENTI PER LE GARE INTERNE. LA STAGIONE PRATOLANA SOTTO LA LENTE D'INGRANDIMENTO

Il sogno è iniziato 350 giorni fa. Nerostellati-Capistrello, 3-2. Una promozione che correva su un doppio binario, con un orecchio teso verso la gara a reti bianche del Martinsicuro. Sono serviti due triplici fischi per far gioire un paese che la Serie D non l'aveva mai vissuta. Pratola si era addormentata tra le mura confortevoli dell'Ezio Ricci, e si risveglia oggi al Pirani di Grottammare. L'1-1 contro il Monticelli fa cadere sulla testa dei peligni la spada di Damocle che pendeva da tempo, forse già da inizio stagione. Quattro sconfitte nelle prime quattro gare di campionato. Una pesantissima al Pallozzi, con le sette reti del Francavilla che hanno battezzato la prima gara interna in Serie D della storia pratolana. In seguito solo pareggi e sconfitte, con i peligni che hanno dovuto attendere il 17 dicembre per la prima gioia stagionale: 2-1 al Fabriano Cerreto. Una stagione nata sotto una cattiva stella come ha fatto presagire un mercato estivo che ha regalato pochi giocatori di categoria, come Di Ruocco, mentre altri (Di Ciccio, Di Rosa) la Serie D l'avevano appena assaggiata oppure non l'avevano mai giocata ( Kone, Puglielli e Di Cerchio). I Nerostellati, nel concreto, non si sono mai rafforzati per affrontare una stagione complicata, dove gli unici ad essere emersi in positivo sono stati Pacella, Del Gizzi (talenti già coltivati in casa) e Bruni, unico vero colpo riuscito nel mercato dei peligni. Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa, scriveva Gregg Easterbrook, e ciò che rivelano è di una Serie D travagliata per i pratolani: 16 punti in 31 partite, con un passo di gara di 0.5 punti. Più lenti del Sulmona di Luiso, che marciava a 0.61 durante la gestione del Toro di Sora. Peggio, in questo campionato, hanno fatto fin qui solo Romanese, Valdinievole Montecatini, Fulgor e Sicula Leonzio. Appena 17 gol fatti (quarto peggior attacco in Serie D) e 66 incassati. Complice di questi numeri anche la lontananza dall'Ezio Ricci, e l'assenza di un vero impianto da sentire proprio. L'alternanza tra Pallozzi e Barbati non ha fatto altro che complicare un cammino già di per sé in salita. Ora non resta che onorare come possibile la categoria negli ultimi 270' di campionato, per poi decidere già dal prossimo anno se tornare a sognare o rimanere svegli.

Valerio Di Fonso

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