sabato 27 giugno 2009

I TIFOSI SI MOBILITANO: IL SULMONA NON DEVE SPARIRE

SULMONA. Il vento di smobilitazione tira forte nella città di Ovidio. Il 30 giugno, termine fissato dai dirigenti prima della riconsegna del titolo al Sindaco a meno di nuovi ingessi in società si avvicina, e quella che sembrava una provocazione da parte dei presidenti Salvatore ed Angelone per muovere le acque si sta trasformando in una realtà difficile da accettare. Intanto il San Nicola perde i pezzi: Moauro e Federici si sono accordati con la Spal Lanciano, Vitone e Lalli sono vicinissimi dal farlo, Di Fabio con ogni probabilità salirà in D con l'Atessa Val di Sangro mentre per Meo c'è un immediato futuro a Castel di Sangro. A queste partenze si aggiungono quelle di Periotto (Spal Lanciano) e di Tacchi che si è ritirato dal calcio giocato. Il gruppo che ha sfiorato la D si sta sfaldando, la dirigenza resta immobile in attesa di sviluppi mentre da Palazzo San Francesco, sede dell'amministrazione comunale, arriva un assordante silenzio. La Sulmona calcistica si prepara ad affrontare l'ennesima estate di passione, ma questa volta la sensazione è che poco o nulla si potrà fare per scongiurare il peggio. In questa situazione di assoluta incertezza i tifosi cominciano a mobilitarsi. Nel pomeriggio di Venerdi si sono riunite le "brigate biancorosse", fissando una serie di iniziative per far sentire la propria voce. Si comincerà con l'affissione di manifesti per far conoscere alla città la difficile situazione attraversata dal calcio biancorosso mentre per l'immediato futuro non si escludono manifestazioni di protesta sotto la sede comunale. Se l'epilgo sarà il meno auspicabile, è chiaro che nessuno, dal Sindaco Fabio Federico in testa ai dirigenti, passando per gli imprenditori cittadini, potrà sottrarsi dalle proprie responsabilià che verranno consegnate alla memoria della città.
Luca Di Ianni

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