Nessun tesseramento effettuato, i giocatori in ritiro cominciano ad andare via.
SULMONA. Il San Nicola Sulmona non decolla, anzi, rimane sempre più zavorrato a terra. La società si è spaccata sin da subito, non si contano le riunioni "chiarificatrici" a cui non ha fatto seguito alcun chiarimento. Anzi, dopo tanti incontri si è arrivati alla rottura definitiva.
Due gruppi uniti dal Sindaco con fin troppa fatica, diversi nelle idee e mai concordi nelle scelte da effettuare. Da una parte il diesse Giuseppe Tambone, investito di "pieni poteri" dal Sindaco stesso e "uomo" di Gabriele Gravina in società. Dall'altro il gruppo capitanato da Salvatore ed Angelone, pronto a versare la propria quota ma tagliato fuori da ogni discorso tecnico. Tant'è che a dieci giorni dall'inizio della stagione con la coppa Italia di Eccellenza alle porte, il San Nicola Sulmona non ha una squadra, non ha giocatori tesserati, praticamente non esiste. Solo un folto gruppo di atleti in prova e rimasti tali, nessuna firma su nessun cartellino. Il neo presidente Fusco (nella foto), subentrato al dimissionario Salvatore, dovrebbe cominciare a rendere operativi i primi accordi economici, ma, questo è il punto, ad oggi è impossibilitato a farlo per assenza di fondi. I primi giocatori hanno cominciato ad abbandonare il ritiro, altri forse lo faranno dopo Ferragosto, lasciando il tecnico Pasciullo (sempre che resista anche lui) senza una squadra.
A meno che nei prossimi giorni la tanto sbandierata "cordata pescarese" annunciata dal presidente-assessore Fusco cominci a versare euro sonanti sul conto corrente bancario per prendere i primi impegni economici.
I tifosi continuano ad aspettare, ma il rischio che tutto vada a rotoli esiste.
E questa volta è difficile sperare nell'intervento dei soliti salvatori della patria.
Luca Di Ianni.
Nessun commento:
Posta un commento