Si sono svolti ieri i funerali del Presidente che fece grande il Castel Di Sangro.
I tifosi giallorossi in lacrime "Grazie per averci regalato un sogno......Ciao caro Presidente"
di Marco Santopaolo
Se ne è andato in silenzio, ma la sua è sempre stata una presenza discreta.
Se ne è andato in silenzio, ma la sua è sempre stata una presenza discreta.
Assisteva ad allenamenti e partite con l'inseparabile sigaro, fidato compagno di mille vittorie. Osservava, scrutava senza fare rumore. E anche adesso che ci ha lasciati, lo ha fatto in punta di piedi. Non poteva aver paura di dare fastidio a qualcuno, perché finché esisterà il calcio a Castel di Sangro sarà impossibile non pensare a lui, il "patron" che rese possibile la scalata dalla Seconda categoria alla B in poco più di dieci anni.
Don Pierino Rezza era così, prendere o lasciare. Un decisionista silenzioso, carattere e sangue del meridionale che si è fatto da solo. Un "numero uno", e voleva dimostrarlo anche nel calcio. La storia ha detto che ci è riuscito, entrando di fatto nella leggenda. Nessuno potrà fare meglio di lui, perché lui era unico.
Non si vedeva spesso, ma per il Castel di Sangro c'era sempre, pronto a stargli vicino nei momenti più difficili anche dopo aver passato la mano. Ha sofferto come tutti i tifosi giallorossi nel vedere la sua creatura disintegrata da mani poco affidabili prima di tornare nei dilettanti, laddove lui l'aveva presa per farla grande.
Dire che ha fatto tanto per Castel di Sangro e per il Castel di Sangro è riduttivo. E queste poche righe non basteranno di certo per rendere l'idea della sua grandezza. Oggi è un brutto giorno, perché sentiamo che Don Pierino ci mancherà. Anche se non ha mai amato la luce dei riflettori, sapevamo che c'era. Facciamo fatica a pensare che adesso non c'è più.
Ciao, Don Pierino. Chi ama non dimentica. Siamo tutti tuoi eredi: ci hai lasciato una leggenda, la storia che hai scritto ti ha reso immortale.
Don Pierino Rezza era così, prendere o lasciare. Un decisionista silenzioso, carattere e sangue del meridionale che si è fatto da solo. Un "numero uno", e voleva dimostrarlo anche nel calcio. La storia ha detto che ci è riuscito, entrando di fatto nella leggenda. Nessuno potrà fare meglio di lui, perché lui era unico.
Non si vedeva spesso, ma per il Castel di Sangro c'era sempre, pronto a stargli vicino nei momenti più difficili anche dopo aver passato la mano. Ha sofferto come tutti i tifosi giallorossi nel vedere la sua creatura disintegrata da mani poco affidabili prima di tornare nei dilettanti, laddove lui l'aveva presa per farla grande.
Dire che ha fatto tanto per Castel di Sangro e per il Castel di Sangro è riduttivo. E queste poche righe non basteranno di certo per rendere l'idea della sua grandezza. Oggi è un brutto giorno, perché sentiamo che Don Pierino ci mancherà. Anche se non ha mai amato la luce dei riflettori, sapevamo che c'era. Facciamo fatica a pensare che adesso non c'è più.
Ciao, Don Pierino. Chi ama non dimentica. Siamo tutti tuoi eredi: ci hai lasciato una leggenda, la storia che hai scritto ti ha reso immortale.
Adesso riabbraccerai Pippo e Danilo (nella foto la statua dei due giocatori davanti allo Stadio di Castel Di Sangro"), ed il professor Luciano Russi.
Sì, rievocherete i bei tempi tutti insieme. Ed il giorno della partita, da lassù cercherete il vostro "Teofilo Patini".
Il paradiso giallorosso ha un tifoso in più, gli dei del pallone finalmente un prezioso consigliere ...
Il paradiso giallorosso ha un tifoso in più, gli dei del pallone finalmente un prezioso consigliere ...
3 commenti:
grande marco, bello bello bello questo articolo degno di un GRANDE della storia calcistica del castel di sangro e non solo.
ma c'era anche pecorino storico tifoso del castello
quello che ando' a piedi a foggia!!!!!
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