lunedì 27 settembre 2010

Inaugurazione del campo “Nello Mancini” a L’Aquila

Il calcio italiano e le autorità locali salutano un momento chiave per la rinascita dello sport e dell’aggregazione sociale nel capoluogo abruzzese colpito dal terremoto del 6 aprile 2009.

Alla presenza delle massime autorità calcistiche nazionali e delle autorità politiche e religiose locali, si è svolto oggi pomeriggio il “taglio del nastro” per inaugurare il Campo Federale “Nello Mancini”, importantissima struttura sportiva aquilana, recuperata in tempi record nel post-terremoto grazie all’interessamento della Federcalcio e allo sforzo a 360° compiuto da tutta la “filiera” istituzionale del calcio italiano.
L’happening è iniziato alle 15:00 ed ha salutato la presenza del Vescovo Ausiliare de L’Aquila Giovanni D’Ercole, del Prefetto Giovanna Maria Iurato, dell’Assessore Regionale allo Sport Carlo Masci, del Vice-Sindaco del capoluogo abruzzese Giampaolo Arduini, del Presidente Regionale del CONI Ermanno Morelli e del gotha del calcio italiano e regionale, con il caloroso intervento del Presidente FIGC Giancarlo Abete, del Presidente LND Carlo Tavecchio, dei dirigenti FIGC Gravina, Valentini e Papponetti, e del Comitato Regionale Abruzzo al gran completo, con in prima fila il Presidente Daniele Ortolano, grande promoter del recupero della struttura del Campo Federale e regista dello sforzo per ridare all’impiantistica aquilana la capacità di assorbire al meglio tutto il volume delle attività, dai campionati giovanili fino alle categorie superiori.
A salutare la bella giornata di sole di fine settembre circa un centinaio di piccoli calciatori in erba, allievi delle scuole calcio del comprensorio, che hanno fatto da cornice ad una giornata che li interessa davvero da vicino, perché – come ricordato da tutti quelli che hanno preso la parola durante la cerimonia – rappresentano il futuro della città, una città che ha un bisogno enorme di realizzare azioni concrete per la ricostruzione, e fare così dei passi avanti verso la tanto agognata “normalità”.
Improntate ad una progettualità molto ambiziosa le parole dei vari oratori che si sono susseguiti prima del taglio del nastro: il Presidente Ortolano ha ricordato a tutti i presenti gli sforzi che il mondo del calcio ha messo in campo per superare la “crisi” causata dal terremoto e dalla perdita temporanea di quasi tutte le strutture, mentre Tavecchio e Abete sono intervenuti per sottolineare come i riflettori sulla situazione del “cratere” non si spegneranno, perché la famiglia del calcio italiano non lascia indietro nessuno, rispondendo così positivamente alle sollecitazioni che politici ed autorità locali hanno fatto per ottenere manifestazioni importanti (gare della Nazionale U21 e della Nazionale A da disputare a L’Aquila) e nuovi progetti per la zona colpita dal terremoto.
A questo punto la cerimonia è entrata nel vivo, con la benedizione solenne del Vescovo Giovanni D’Ercole, l’inno nazionale di Mameli ed il taglio del nastro da parte del Presidente Daniele Ortolano. A chiusura della manifestazione il Vescovo ha anche battuto un simbolico “calcio d’inizio”, gesto bene augurante per un territorio che ha assoluto bisogno di ripristinare luoghi e servizi che il terremoto ha solo temporaneamente reso inagibili.
Una bella giornata per lo sport e non solo, dunque, che è continuata alle 17:00 con la riunione tra i dirigenti federali ed i Sindaci del cratere, momento di snodo fondamentale per il coordinamento dei lavori sui moltissimi impianti sportivi che hanno ricevuto finanziamenti UEFA (un milione di franchi svizzeri) per effettuare i lavori di ripristino delle strutture danneggiate dal sisma del 6 aprile 2009.

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