martedì 26 ottobre 2010

UEFA REGIONS'CUP 2011 - QUALIFIER

ABRUZZO, UN MIRACOLO OLTRE SAN MARINO

Domani l'ultima sfida per sperare nella qualificazione, ma dipenderà tutto dal risultato di Irlanda-Francia. Per la squadra vigilia distesa tra allenamenti ed occasioni di confronto con le altre delegazioni. La FAI ha organizzato un tour all'Aviva Stadium di Dublino.

Dublino, 26 ottobre 2010 - Vigilia tranquilla per la Rappresentativa dell'Abruzzo (nella foto) impegnata nel girone di qualificazione alle finali della UEFA Regions'Cup, la competizione europea riservata alle selezioni di "amateur" di tutte le federazioni aderenti all'organizzazione continentale. Domani, 14.30 ora locale (saranno le 15.30 in Italia), il team neroverde guidato da Ezio Cialini e Luigi Iervese, affronterà San Marino all'UCD Bowl di Dublino, per l'ultimo e decisivo impegno di questo mini-tournament nel quale l'Abruzzo ha raccolto sicuramente meno di quanto seminato. La squadra ha ricevuto infatti i disinteressati apprezzamenti di alcuni membri della FAI, la Federcalcio irlandese, dei delegati UEFA oltre che dei media locali, rimasti colpiti dalla qualità del gioco espresso ma anche dal livello dei giocatori, quasi increduli una volta appresa la ramificazione dei campionati italiani e la collocazione tra questi di quelli Eccellenza e Promozione della LND da cui provengono i ragazzi abruzzesi. Le chance di passare il turno sono appese ad un filo e troppo condizionate dal risultato dell'altra sfida, quella tra Leinster & Munster (Irlanda) e Normandia (Francia). La vittoria di una delle due condannerebbe automaticamente l'Abruzzo anche in caso di vittoria straripante (serve almeno una rete in più delle sei realizzate dalla Francia contro San Marino a patto che Irlanda e Francia pareggino 0-0). Tra i componenti della delegazione abruzzese regna la serenità tipica di chi può attendere solo un miracolo. "Nelle esperienze passate al seguito della nostra Rappresentativa ho imparato che i miracoli, a volte, possono accadere anche nel calcio" - è il pensiero di Ezio Memmo, dirigente responsabile della squadra. "Ci è già capitato di non avere speranze di qualificarci in altre occasioni, ma questo sport ha sempre in serbo delle sorprese. Giocheremo la nostra partita con un orecchio al risultato dell'altra". Più che l'orecchio bisognerà tendere l'occhio, tenendo sotto controllo il servizio di live score gestito dall'UEFA e fruibile dalla delegazione abruzzese anche durante gli incontri grazie alla connessione wi-fi di cui pare siano dotati tutti gli impianti di Dublino e dintorni grazie ad un accordo tra la FAI e la Eircomm, sponsor della nazionale irlandese che opera nel campo delle telecomunicazioni. Un'opportunità sfruttata appieno dall'Abruzzo che in questo modo ha potuto realizzare la diretta delle proprie gare sfruttando il Twitter della Lega Nazionale Dilettanti (twitter.com/LegaDilettanti) e così permettere ai sostenitori della squadra di seguirne le vicende via web anche dall'Italia. L'esperienza in terra d'Irlanda, aldilà dei risultati finora ottenuti, ha rappresentato un momento di crescita per gli alteti, i tecnici e per la dirigenza del Comitato Regionale Abruzzo, che potrà trasmettere alla LND le sensazioni e gli stimoli ottenuti dallo scambio con altre realtà internazionali. L'intera giornata, peraltro, è stata all'insegna del confronto. A cominciare dalle squadre che si sono mescolate insieme per una passeggiata distensiva al mattino, per poi ritrovare la propria dimensione "nazionale" con gli allenamenti del pomeriggio. Mentre Iervese e Cialini erano impegnati con la Rappresentativa nell'ultimo training all'AUL Complex di Dublino, la FAI ha ospitato una rappresentanza di tutte le delegazioni regionali presso l'Aviva Stadium, lo storico impianto teatro dei match delle nazionali di calcio e di rugby irlandesi. Presenti anche gli arbitri UEFA chiamati a dirigere tutti gli incontri del qualifier di questi giorni. Con gli stessi c'è stato modo di commentare in modo scherzoso le decisioni assunte finora, in un clima di grande distensione e fair-play. L'impianto, gestito dalla FAI e dalla IRFU (la federazione del rugby) è stato oggetto di un vasto ed ambizioso progetto di ammodernamento. Il suo restauro è stato guidato da principi di funzionalità e di sostenibilità ambientale. Basti pensare che per l'irrigazione del terreno di gioco viene utilizzato un sistema di raccolta e di purificazione dell'acqua piovana. "Sfruttiamo al massimo quello che la natura offre a Dublino" - ha spiegato la hostess che ha accompagnato le delegazioni nella pancia e sugli spalti dello stadio, ironizzando così sulle abbondanti precipitazioni che fanno parte del "colore locale" di queste latitudini. E a giudicare da quante volte la parola "pitch" ha accompagnato i suoi interventi, è stato chiaro a tutti con quanto orgoglio si riferisse a quell'erbetta di un verde intenso che trova spazio e perfetta cura sul prato dell'Aviva Stadium così come nei campetti di periferia. In serata infine, ci sarà spazio per la consueta cena ufficiale, organizzata dalla federazione irlandese.

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