sabato 7 maggio 2011

Raiano-Hatria= 7-6 (dopo i calci di rigore).

Finale Juniores Regionale.

Il Raiano festeggia l'accesso al Campionato Juniores d'Elite. 3-3 fino ai calci di rigore, decide Rodriguez.

Il Raiano (nella foto) di Mister Nunzio Fonte supera ai calci di rigore (7-6) l'Hatria e nella prossima stagione disputera' il Campionato Juniores d'Elite.
Una gara interminabile quella disputata sul neutro di Popoli dove non sono bastati ben 120 minuti di gioco e ricorrere alla lotteria dei calci di rigore per decretare la vincente.
Cronaca. Decisamente migliore l'approccio alla gara dell'Hatria che, dopo aver sciupato due occasioni, trova il vantaggio alla mezz'ora con un diagonale di Lolli.
Sotto di un goal, il Raiano esce pian piano dal torpore iniziale e sfiora il pareggio trascinata dal Bomberino Luca Costantini. Nella ripresa il Raiano agguanta il pari con Civitareale, ma Moretti, subito dopo, riporta l'Hatria sul 2-1. Nel finale Chamakh coglie di sorpresa la difesa teramana e realizza il 2-2 che porta le due squadre ai supplementari. Negli extra-time e' sempre l'Hatria a riportarsi in vantaggio (3-2) con D'Orazio, ma al 120' i teramani gestiscono male il possesso palla e, sul rinvio lungo del portierino raianese Grandis, l'arbitro punisce un contatto in area con un calcio di rigore che Gaetano Marrubbio trasforma (3-3). Si va cosi' ai calci di rigore. Il sesto rigore, quello decisivo, lo realizza il giovanissimo Rodriguez. E' il rigore che vale l'accesso al Campionato Juniores d'Elite.
Grande soddisfazione alla fine per il Team rossoblu del Presidente Daniele Di Bartolo, che coadiuvato dai Dirigenti Di Bartolo, Del Boccio, Margiotta e Rossi, porta avanti tra mille difficolta' il discorso della scuola calcio a Raiano (oltre 100 bambini), disputando tutti i Campionati dai "Primi Calci" sino alla Juniores. Il Raiano con il successo odierno sara' l'unica compagine della Valle Peligna a disputare, l'anno prossimo, il Campionato Juniores d'Elite in virtu' dell'esclusione, nel Marzo scorso, del San Nicola Juniores per aver rinunciato a disputare ben quattro gare.

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