Settima vittoria consecutiva per i ragazzi di Mecomonaco.
SULMONA. Ancora un successo per il Sulmona, il settimo consecutivo. Questa volta a soccombere è l'Alba Adriatica, che mette paura ai biancorossi nel primo tempo ma cede l'intera posta nella ripresa. Gara in salita, infatti, per i padroni di casa, artefici di una prestazione tanto deficitaria nel primo tempo quanto positiva nella ripresa. L'Alba giunge al "Pallozzi" con il peso di una classifica difficile, e in effetti la partenza dei rossoverdi è timorosa. Il Sulmona, capolista e forte di sei successi consecutivi, crea subito un paio di pericoli nei primi dieci minuti con iniziative di Bolzan e Scandurra, ma l'Alba incassa senza piegarsi e, anzi, con il passare dei minuti si scrolla di dosso la paura. La manovra dei padroni di casa è lenta e prevedibile anche per l'ottimo atteggiamento difensivo dei ragazzi di Di Serafino, che non crede ai suoi occhi quando sul finire della prima frazione Ridolfi, servito al limite dell'area da un cross dalla destra, piazza un piattone che trafigge Meo, mandando al riposo i suoi in vantaggio. Mecomonaco nell'intervallo cambia: fuori Esposito, dentro Cau, mentre il Sulmona abbandona l'improbabile casacca nera indossata nel primo tempo per una biancorossa. Con essa, cambia anche la musica in campo, se è vero che i ritmi dei padroni di casa salgono, anche grazie alla maggiore vivacità ed imprevedibilità che conferisce l'ngresso di Cau. Scandurra alza di testa al settimo un invitante cross di Proietti, occasione che arriva qualche minuto prima del gol del pari. Ci pensa Brack di testa, ancora su cross di Proietti, a scacciare i fantasmi della seconda sconfitta interna stagionale con un perentorio stacco sul quale il bravo Masi non può nulla. Il monologo biancorosso mette l'Alba alle corde. Gli ospiti si difendono a pieno organico e anche grazie ad un pizzico di buona sorte riescono ad evitare la capitolazione. In una situazione del genere, solo l'invenzione del singolo potrebbe risultare determinate. A dieci dal termine, l'episodio chiave: punizione al limite dell'area, Bolzan si incarica della battuta ed il suo è un bolide imparabile che lascia Masi di sasso. Due a uno e partita virtualmente conclusa. Mecomonaco rinuncia a fare entrare in campo Guardabascio, già pronto, inserendo più avanti Gasperini per rinforzare la difesa. L'Alba si getta in avanti, creando qualche grattacapo alla difesa del Sulmona che, però, non soffre oltre il lecito. Gli ospiti restano anche in dieci per l'espulsione di Arietti, ingenuo fallo di reazione su Rubicondo, e creano un'ultima opportunità con un colpo di testa che viene parato facilmente da Meo. I biancorossi, dunque, dimostrano sul campo di non dare importanza a quanto è accaduto in settimana lontano dal rettangolo di gioco, vincendo una partita che a un certo punto era diventata molto complicata. Non si fanno drammi in casa teramana, la sconfitta di ieri era preventivabile ma resta nei ragazzi di Di Serafino il rammarico per un'impresa che, almeno per quanto visto nella prima frazione, non sembrava impossibile.
Luca Di IanniSULMONA: Meo, Cammino, Rubicondo, Calà Campana, Marciano, Brack, Proietti (45' st Gasperini), Esposito (1' st Cau), Scandurra, Bolzan, Spigonardi.
A disposizione: Bonanno, Di Mascio, Di Silvio, Di Padova, Guardabascio.
Allenatore: Mecomonaco
ALBA ADRIATICA: Masi, Arietti, Tarquini, Ianni, Bonaiuti, Scaramazza, Spinozzi, Maurizii (24' st Ruggeri), Ridolfi (4' st Di Giacinto), De Bernardini (40' st Di Paolo), Di Giorgio.
A disposizione: Spinelli, Napolitani, Emili, Maurizi.
Allenatore: Di Serafino
ARBITRO: D'Ambrogio di Frosinone
RETI: 40'pt Ridolfi, 14'st Brack, 35'st Bolzan
NOTE: Ammoniti Rubicondo, Marciano, Cau, Tarquini, Scaramazza e Spinozzi. Espulso Arietti



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