Niente panettone né torroni sotto l'albero di Natale per la Società nero-verde, ma soltanto cartellini rivendicati a gran voce e restituiti alla maggioranza dei calciatori. Non dunque una scelta societaria alla base del nuovo volto della squadra, ma l'inevitabile decisione di giocatori ormai stanchi e disarmati di fronte ad una realtà divenuta insostenibile. Malcontento diffuso ed incapacità gestionale hanno spinto Cianelli Alfredo, Coker Jonathan, D'Ercole Mattia, Di Gianberardino Pietro, Di Sabatino Francesco, Esposito Francesco, Foglia Gianluca, Muscarà Gianluca, Manente Tony, Padovani Gianni, Radunanza Michele a dare il benservito ad una Società fatiscente, incurante dei bisogni e delle esigenze della squadra, ormai sprovvista perfino di un rettangolo di gioco di riferimento considerando che da mesi non si disputavano partite in casa, e che per gli allenamenti si ricorreva e si ricorre a campi satellite (alcuni allenamenti a Castelnuovo, attualmente in altra località) per il mancato accordo con le istituzioni locali, sebbene più che di mancato accordo sarebbe corretto parlare di mai tentato accordo, di quelli normalmente alla base dell'attività dirigenziale di ogni società calcistica. Per quanto di per se sufficientemente inaccettabile, i deficit logistici non rappresentano il solo ostacolo al normale svolgimento del campionato. Nonostante l'impegno e la serietà offerta dal primo giorno dai ragazzi, non si è mai raggiunto il giusto livello di collaborazione con lo staff tecnico, incomprensioni ed un clima di sospetto e sfiducia hanno condito l'ambiente della Valle facendo purtroppo attendere i risultati di gioco e condannando le partite, almeno sul piano psicologico, all'insuccesso. Più volte i ragazzi hanno avanzato richieste di soccorso e miglioramenti, come da consueta norma nel mondo del calcio quando i risultati non arrivano e lo spogliatoio manifesta insoddisfazione. Come si suol dire, se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va da Maometto! E da qui la lunga fila del tipo uffici postali per ritirare il cartellino, ben 11 unità hanno aderito alla drastica scelta di dire BASTA a questa gioco irrimediabilmente rotto. Tra i rimasti persone impossibilitate alla diaspora dalla normativa calcistica, mentre tra i nuovi volti l'esito di un mercato d'urgenza messo in atto in pochissime ore (del tipo asta all'incanto). L'in bocca al lupo più sincero, vista la situazione in cui verte la Società, è rivolto ai compagni “leali” rimasti lì.
"EX" tifosa della Valle Del Gran Sasso
Nessun commento:
Posta un commento