lunedì 31 marzo 2014

Comunicato Stampa ASD Goriano Sicoli.

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il seguente Comunicato Stampa dell'ASD Goriano Sicoli. La Redazione di Calcio Peligno resta a disposizione dei diretti interessati qualora volessero replicare al suddetto comunicato.
 
AGGREDITI………………….

GORIANO SICOLI -
Ieri 30/03/2014 si affrontavano le squadre del Volto Santo Manoppello e del Goriano Sicoli per la gara valevole per la 25 giornata del campionato di 1^ Categoria Girone C. stagione 2013/2014. Che l’aria fosse tesa, era del tutto prevedibile in quanto al nostro arrivo venivamo già apostrofati con insulti e minacce dai giocatori locali e si andava ulteriormente al di sopra delle righe all’arrivo della numerosa tifoseria locale. Dal primo minuto di gioco scattava una vera e propria caccia all’uomo, ed in particolare il capitano della squadra locale tale Di Meo Mario (poiché nella distinta di gara non risulta inserita la data di nascita) fagocitava ed invitava i propri compagni di squadra ad effettuare entrate finalizzate a far male ai nostri giocatori. Anche lontano dall’azione, esattamente all’opposto della  stessa, venivano sferrati calci e pugni nei confronti dei nostri calciatori che dietro forte richiesta dell’allenatore Di Clemente Bernardino venivano invitati a non reagire in nessun modo per non cadere nella trappola delle provocazioni gratuite. I primi quindici minuti di gioco vedevano la nostra squadra in vantaggio di due reti ma nonostante  il netto divario tecnico si continuava, soprattutto dovuto all’incitamento esterno, ad effettuare falli gravi. Il primo tempo scorreva con questo clima intimidatorio e minaccioso. Iniziavano ad esplodere bombe carta in prossimità del terreno di gioco ed in particolare, tifosi locali si avvicinavano alla nostra panchina cercando il contatto fisico ed in particolare verso il 20° minuto del primo tempo numerosissimi tifosi si portavano alle spalle della nostra panchina cercando di ribaltare la stessa, sferrando forti calci ed indirizzando sputi minacce, offese e pietre all’indirizzo degli occupanti, tant’è che l’arbitro si vedeva costretto ad interrompere per la prima volta la gara per circa 10 minuti e nonostante l’intervento arbitrale il tutto continuava imperterrito in quanto mancava al momento la forza pubblica. I Carabinieri venivano allertati telefonicamente dai Dirigenti del Goriano Sicoli mediante comunicazione telefonica al numero di emergenza 112. Il primo tempo finiva sul risultato di 2-1 per il Goriano Sicoli ed al rientro delle squadre il clima all’interno del terreno di gioco si era reso ancor più ostile. Il secondo tempo iniziava sulla stessa stregua del primo e la partita veniva nuovamente interrotta, dopo circa 5 minuti di gioco, per lancio di fumogeni all’interno dell’area di rigore del Goriano Sicoli. Dopo aver, a fatica fatto riprendere l’incontro, lo stesso 8 minuti più tardi veniva di nuovo sospeso per prestare le cure del caso all’allenatore del Goriano Sicoli Sig. Di Clemente Bernardino, che a causa dello scoppio ravvicinato di una bomba carta lanciata dai tifosi locali nei pressi della panchina, si accasciava a terra stordito dalla deflagrazione ed era costretto ad abbondonare il terreno di gioco. A questo punto arrivavano i Carabinieri e veniva richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118 al fine di prestare le prime cure. Al Sig. Di Clemente, in stato confusionale, venivano apprestate le prime cure ed allo stesso veniva riscontrata un forte innalzamento della pressione arteriosa, cosa questa che non gli consentiva di riprendere il suo regolare posizionamento in panchina. Già da questo punto con l’interruzione prolungata per circa dieci minuti non vi erano le normali condizioni per portare a termine la partita, anche in considerazione della presenza di numerosi tifosi a ridosso della porta difesa dal nostro portiere che nel frattempo era fatto oggetto di sputi, pietre e fumogeni cosa fatta rilevare dai Dirigenti del Goriano al Direttore di gara. La partita continuava a fatica ed al 26° del 2° tempo dopo la terza rete realizzata dal Goriano, il clima diveniva ancor più incandescente, sia da parte dei tifosi che dei giocatori locali in campo. In questo frangente veniva espulso il n. 10 locale Di Donato Francesco che senza alcun motivo sferrava un pugno all’indirizzo del calciatore Gorianese Savese Michele, cosa subito rilevata dal Direttore di gara con giusto provvedimento. Dopo l’espulsione la partita subiva nuova interruzione in quanto il calciatore espulso ritardava l’uscita dal campo. Gli ultimi minuti sono diventati minuti di fuoco, soprattutto dopo la rete del Manoppello che portava il risultato sul 2 a 3. Ad una manciata di secondi dalla fine iniziava la vera caccia all’uomo da parte di quasi tutti i calciatori locali sia di quelli in campo che quelli in panchina accorsi sul terreno di gioco. A farne le spese è il calciatore gorianese Budini Kristian da poco entrato sul terreno di gioco in sostituzione di De Mutiis Donato, che dopo aver subito un regolare fallo di gioco rimaneva a terra e veniva raggiunto dai giocatori del Manoppello riconducibili ai nn. 1 – 2 – 9 – 17 della squadra del Manoppello che, nel momento in cui si stava rialzando, veniva malmenato, spintonato terra e veniva ulteriormente colpito a terra da calci alla testa ed al collo destando gravi preoccupazioni per il suo stato di salute. Lo stesso veniva attorniato dai calciatori gorianesi al fine di proteggerlo da quella follia del momento e gli stessi che facevano scudo al loro compagno riportavano escoriazioni e tumefazioni su grossa parte del corpo. Il calciatore Budini, che presentava anche una fuoriuscita di sangue dall’orecchio dx (cosa che ha allarmato non poco la Dirigenza Gorianese) veniva curato immediatamente dai Dirigenti Gorianesi e veniva trasportato immediatamente dall’ambulanza, accorsa nuovamente, all’Ospedale di Popoli per gli accertamenti e le cure del caso. Nel frattempo l’arbitro decretava la fine dell’incontro e contemporaneamente i tifosi locali si riversavano nelle vicinanze dello spogliatoio reiterando le loro minacce. L’uscita dal campo è stata effettuata in mezzo ai tifosi locali ed i giocatori Gorianesi scortati dai Carabinieri sono stati fatti oggetto di ulteriori prevalicazioni quali calcetti ed offese quali “Terremotati che Iddio  possa pensare ancora a Voi”. Questo tipo di offesa è durata per l’intera partita e rimarcando che in quel tragico giorno parecchi di Noi hanno subito lutti gravi la cosa certamente ci lascia perplessi e sgomenti, facendoci pensare che alla cattiveria gratuita non ci sarà mai fine. Voglio rimarcare che i Dirigenti locali non si sono affatto prodigati al fine di ricondurre la partita verso il suo normale canone di svolgimento destando in Noi ulteriore sgomento. Questo accanimento nei nostri confronti viene fuori da una banalità enorme, come recitava lo striscione grandioso esposto dalla tifoseria locale, “06/05/2012 …….. 30/03/2014 Manoppello non dimentica” questo perché la squadra di Goriano Sicoli ottemperando alla lealtà sportiva, come giustamente recita il regolamento della F.i.g.c., disputava, al tempo, una regolare partita, non cedendo a lusinghe e, vincendo lo scontro del 06/052012, relegava la Società Manoppello a svolgere i Play out, peraltro poi vinti. Per questa causa, cioè di pura onestà e lealtà sportiva, oggi siamo stati oggetto di una vera e propria aggressione ed a questo punto  mi domando se, pur essendo la nostra Società prima della classe, valga ancora la pena di amare e sacrificarsi per fare calcio a questi livelli. Resta inteso che la Società ASD Goriano Sicoli Diffida  chiunque a diffondere notizie non veritiere accollando ai suoi Tesserati e Dirigenti colpe non ascrivibili, trincerandosi dietro notizie false e tendenziose venute fuori da voci di corridoio non attendibili. La stessa si riserva di procedere nelle opportune sedi, al fine di tutelare l’onorabilità della Società e l’integrità dei propri Dirigenti e Tesserati. 

La Società ASD Goriano Sicoli
(Il Presidente Berardino Di Clemente)

1 commento:

CARLO ha detto...

Piena solidarietà alla società, ai dirigenti e ai giocatori del Goriano Sicoli...purtroppo questi episodi dimostrano che non tutti hanno la capacità di praticare sport, di farlo con passione, di divertirsi e di coltivare positivamente rapporti umani. Magari un referto esemplare dell'arbitro servirà per dare le prime e giuste sanzioni a chi si comporta in questo modo vergognoso...Carlo Gargaro