domenica 17 agosto 2014

Il Patini è solo della Federazione?

A cura di Marco Santopaolo

CASTEL DI SANGRO - Era difficile pensarlo, e invece è accaduto: da qualche giorno lo stadio “Teofilo Patini” di Castel di Sangro è ancora più bello. L’installazione di circa 4.000 seggiolini tra curve e distinti con i colori della bandiera italiana a disegnare la scritta “Città Castel di Sangro” ha reso più affascinante una struttura che rappresenta il fiore all’occhiello dell’impiantistica sportiva. A meno di 20 anni dal rifacimento degli spalti per consentire al Castello dei miracoli di partecipare al campionato di serie B, il “Patini” è pronto per accogliere nuovamente le Nazionali giovanili dell’Italia, con l’Under 21 di Gigi Di Biagio che proprio nell’Alto Sangro si giocherà la qualificazione ai prossimi campionati Europei il prossimo 9 settembre (ore 17) nella gara contro Cipro. Gli spogliatoi ampi e accoglienti, una sala stampa che può ospitare oltre 50 giornalisti, un manto erboso invidiabile e tre campi in appoggio hanno tolto ogni dubbio alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, pronta a fare di Castel di Sangro una sorta di “Coverciano del centro-sud”. Con sempre maggior frequenza, l’azzurro frequenterà il “Patini” per la gioia di tantissimi sportivi. A questo punto, sorge una domanda: ma il “Patini” è solo della Federazione? No, è anche (e soprattutto) della città di Castel di Sangro. E allora sarebbe bello (è questa una cortese proposta) se, ogni tanto, venisse concessa la possibilità di sfruttarlo anche alle tante realtà sportive locali che esprimono i colori della città, quei colori che neanche una Nazionale può rappresentare. (tratto da www.teleaesse.it)

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