venerdì 26 giugno 2015

Di Clemente: nessuna chances per il mio Goriano.

Promozione.

Il Presidente biancazzurro spiega le cause del trasferimento del titolo spostivo a Pratola.

GORIANO SICOLI - "Leggo con molto interesse e molta tristezza tutti i commenti sui social e sulle testate giornalistiche. Ora, da parte mia, è il momento del silenzio, perché credo che a caldo con il morale sotto i tacchi potrei fare e dire cose molto sciocche. Comunque vorrei ringraziare tutti coloro che in questo momento sono vicini al momento triste del calcio gorianese. Però consentitemi di ricordare che la stessa cosa è accaduta nel 1990 e la società fu ricostruita nel 1991. Il sottoscritto, insieme al compianto e mai dimenticato Giorgio rilevarono la stessa nel 1994.
Da allora sono passati 21 anni in cui anche nei momenti più brutti con difficoltà ecomiche e strutturali la coppia di cui sopra non ha mai mollato sino a portare ls storia del Goriano in promozione. Oggi sento dire di problemi economici che hanno portato alla scelta effettuata, ebbene non è così, quest'anno ci è stato negato in maniera categorica, da parte della Federazione giuoco calcio, di poter disputare le partite sul nostro campo, togliendo di fatto l'identità alla nostra squadra. Ci è stato chiesto di riscrivere la squadra in categorie inferiori in modo di poter portare in promozione squadre del pescarese, ebbene a queste condizioni abbiamo pensato di portare in promozione ,invece, una squadra della valle peligna che abbia obiettivi e strutture tali che facciano in modo di far continuare e vivere la nostra storia e questo nessuno ce lo può togliere, il tutto al fine di non portare altrove i nostri 21 anni di sacrifici. Questa è la sola ed unica verità ed stata sviscerata nella riunione pubblica a cui hanno partecipato un piccolo numero di persone e nella quale io ho detto che qualora la società avesse raggiunto un cospicuo numero di persone ognuno con proprie deleghe e funzioni ed ovviamente tutti su sola richiesta avrebbero potuto concorrere alla carica di Presidente, la Società sarebbe ripartita con nuove ardore ed entusiasmo perché eravamo pronti.
Ma purtroppo vedere che dovevamo ripartire un altro anno alla cieca con due campionati importanti quali promozione e juniores d'elite (massimo campionato regionale abruzzese), ebbene questo ha portato scoramento e la volontà di continuare. Questo per dovere di verità senza nessuna paura di essere smentito. Ringrazio tutti per la vicinanza e l'attaccamento ai colori sociali ma a volte, l'insegna la vita, bisogna stare vicino alle persone care e non piangerle e ricirdarle nel momento della morte".

Bernardino Di Clemente

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