di Luca Di Ianni.
SULMONA. La possibilità che il San Nicola Sulmona non scenda in campo ad Alba Adriatica è più che concreto. A mettere a rischio la disputa della gara in terra teramana è la totale confusione che regna in casa biancorossa. Inoltre, i dirigenti sarebbero in possesso dei documenti di calciatori ed accompagnatori.
Il vuoto di potere è disarmante, l’immobilismo di chi ha causato questa ennesima telenovela è a dir poco dannoso.
La “cordata” guidata dalla presidentessa Faenza, dimissionaria da prima di Natale, sembra sparita nel nulla, pur detenendo secondo i documenti depositati in federazione la proprietà della società sulmonese.
La Faenza tace: dalla presidentessa dimissionaria solo dichiarazioni scritte ed inviate agli organi di stampa che non hanno fatto alcuna chiarezza sulle reali intenzioni del gruppo a cui è stato in sostanza “regalato” il San Nicola Sulmona dall’amministrazione comunale. I tifosi hanno preso posizione con un comunicato, chiedono chiarezza alla nuova proprietà del Sulmona: o impegno, tenendo fede alle promesse gridate ai quattro venti dall’avvocato Scaccia che si sono puntualmente rivelate i soliti vuoti proclami, o disimpegno per salvare quel poco di dignità ancora da conservare.
Di seguito, si riporta in forma integrale il comunicato delle brigate biancorosse.
"Come accaduto spesso negli ultimi 15 anni, ci ritroviamo in una situazione molto difficile e pesante. Esprimiamo tutto il nostro disappunto verso colui che ha consegnato la squadra in mano a personaggi indefinibili e che avrebbero prevedibilmente portato la squadra allo sfascio. Questa persona, al posto di lavarsene le mani, dovrebbe almeno cercare di porre riparo a questa situazione avvilente. Se questo non accadrà in brevi termini, organizzeremo al più presto una manifestazione come quella di quest’estate, perche la città di Sulmona non merita tutto ciò e non può fare l'ennesima brutta figura di fronte a tutto l’Abruzzo".
GIU LE MANI DAL SULMONA! BRIGATE BIANCOROSSE 1977
1 commento:
Dato le dimissioni della società marsicana,la società non dovrebbe tornare nelle mani del sindaco?
Occorrerebbe scrivere una lettera alla federazione.
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